Sono le 9.30 dell' 8 febbraio '17, siamo finalmente a Specchia e arriva la guida turistica che ci farà visitare tutto il centro storico.
Siamo molto curiose.
Attraversando il paese, il centro storico, respiriamo un’atmosfera d’altri tempi, il posto è così caratteristico e interessante!
Attraversando il paese, il centro storico, respiriamo un’atmosfera d’altri tempi, il posto è così caratteristico e interessante!
La guida ci informa che il Borgo
è una costruzione cinquecentesca, ma con
rifacimenti che risalgono ad un epoca seicentesca e settecentesca.
Il palazzo è
appartenuto alla famiglia Risolo fino agli anni ’80,oggi una parte è Comunale
cioè è del Comune, il resto è proprietà dei privati.
Appena usciti dal Borgo, ci fermiamo per rilassarci un po’, alla pasticceria-gelateria Martinucci.
A Specchia come nel resto del Salento , i Frantoi sono stati
edificati fra i secoli XV e XIX , ricavati in banchi calcarenitici di “tufo” o
“pietra leccese” .
Chi amministrava il Frantoio era il “Nachiro” padrone della
nave ,che nella forma vernacolare “Nachiru” indicava colui che dava le
direttive ai Frantoiani. Il Nachiro stabiliva gli orari delle lavorazioni ,dei
riposi, deteneva le offerte che i clienti facevano ai lavoranti e le
distribuiva a suo insindacabile giudizio.
Oltre al Nachiro, venivano impiegati almeno cinque manovali
, detti “trappitari” e anche un ragazzino che svolgeva mansioni minori come
portare da bere ,cucinare, pulire ,accudire gli animali , fare piccole commissioni.
I “trappitari” si recavano nelle loro dimore solo per la
festa dell’Immacolata, Natale e Capodanno.
La chiesa e l’annesso convento
hanno una data certa ,il 1531 ,anno in cui si svolse il capitolo dei
francescani neri ,come riportato in un’iscrizione .
Il convento fu eretto fra il IX e il XVI secolo.
Riguardo la sua origine, la tradizione racconta che San
Francesco ,di ritorno dall’oriente , rimase affascinato dal profumo degli
aranci che sorgevano e predisse che di lì a poco sarebbe sorto un suo convento.
Al suo interno
ammiriamo delle opere singolari e notevolissime:
La cappella di Santa
Caterina costruita nel 1532,mentre la parte
superiore delle pareti riporta le immagini dei martiri di Santa Caterina
di Alessandria e di Sant’Agata.
Sotto la Chiesa ,
inoltre, si trova la cripta sorretta da 36 colonne in pietra leccese, arricchite di capitelli simili a quelli di Otranto e Bari.
Entriamo nella hall dove ci accolgono il receptionist e il capo ricevimento,
quest’ultimo ci guida nella visita dell’hotel:
quest’ultimo ci guida nella visita dell’hotel:
la sala della prima colazione, la spa che comprende
tutto il fitness e infine le camere.
Alla fine di questa gita siamo andati tutti al bar per un rinfresco .
Alla fine di questa gita siamo andati tutti al bar per un rinfresco .
Che
dire, è stata un’esperienza molto bella abbiamo scoperto ,ammirato ma
soprattutto imparato molte cose.
Chiara Pugliese e Nicole Gentile
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