venerdì 3 marzo 2017

VISITA NEL BASSO SALENTO



Sono le 9.30 dell' 8 febbraio '17, siamo finalmente a Specchia e arriva la guida turistica che ci farà visitare tutto il centro storico.




Siamo molto curiose.



Attraversando il paese, il centro storico, respiriamo un’atmosfera d’altri tempi, il posto è così caratteristico e interessante!






La guida ci informa che il Borgo è una costruzione cinquecentesca,  ma con rifacimenti che risalgono ad un epoca seicentesca e settecentesca.
Il palazzo è appartenuto alla famiglia Risolo fino agli anni ’80,oggi una parte è Comunale cioè è del Comune, il resto è proprietà dei privati.
Appena usciti dal Borgo, ci fermiamo per rilassarci un po’, alla pasticceria-gelateria Martinucci.
Subito dopo andiamo a visitare il Frantoio Ipogeo.
A Specchia come nel resto del Salento , i Frantoi sono stati edificati fra i secoli XV e XIX , ricavati in banchi calcarenitici di “tufo” o “pietra leccese” .
Chi amministrava il Frantoio era il “Nachiro” padrone della nave ,che nella forma vernacolare “Nachiru” indicava colui che dava le direttive ai Frantoiani. Il Nachiro stabiliva gli orari delle lavorazioni ,dei riposi, deteneva le offerte che i clienti facevano ai lavoranti e le distribuiva a suo insindacabile giudizio.
Oltre al Nachiro, venivano impiegati almeno cinque manovali , detti “trappitari” e anche un ragazzino che svolgeva mansioni minori come portare da bere ,cucinare, pulire ,accudire gli animali , fare piccole commissioni.
I “trappitari” si recavano nelle loro dimore solo per la festa dell’Immacolata, Natale e Capodanno.
La tappa seguente è il Convento dei Francescani Neri.
La chiesa e l’annesso convento hanno una data certa ,il 1531 ,anno in cui si svolse il capitolo dei francescani neri ,come riportato in un’iscrizione .
Il convento fu eretto fra il IX e il XVI secolo.
Riguardo la sua origine, la tradizione racconta che San Francesco ,di ritorno dall’oriente , rimase affascinato dal profumo degli aranci che sorgevano e predisse che di lì a poco sarebbe sorto un suo convento.
  Al suo interno ammiriamo delle opere singolari e notevolissime:
La cappella di Santa Caterina costruita nel 1532,mentre la parte  superiore delle pareti riporta le immagini dei martiri di Santa Caterina di Alessandria  e di Sant’Agata.
Sotto  la Chiesa , inoltre, si trova la cripta sorretta da 36 colonne in pietra leccese, arricchite di capitelli simili a quelli di Otranto e Bari.
Ultima tappa è la visita all’hotel “Callistos” :
un hotel a quattro stelle con spa.
Entriamo nella hall dove  ci accolgono il receptionist  e il capo ricevimento,
quest’ultimo  ci guida nella visita dell’hotel:
la sala della prima colazione, la spa che comprende tutto il fitness e infine le camere.
Alla fine di questa gita siamo andati tutti al bar per un rinfresco .
Che dire, è stata un’esperienza molto bella abbiamo scoperto ,ammirato ma soprattutto imparato molte cose.
Chiara Pugliese  e Nicole Gentile 

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